Breitling è uno tra i maggiori produttori svizzeri di orologi. I suoi non sono di certo orologi qualsiasi, bensì orologi di lusso, costosissimi, per i quale Breitling deve ovviamente rilasciare un certificato di proprietà e una garanzia di autenticità. Fino ad oggi certificati e garanzie erano disponibili per i proprietari degli orologi in formato cartaceo. Oggi qualcosa è cambiato. Breitling ha deciso di sfruttare le nuove tecnologie digitali per poter garantire ai suoi clienti semplicità di accesso alle informazioni e sicurezza.
Qualche settimana fa infatti ha deciso di rilasciare sul mercato un nuovo cronografo in edizione limitata per la linea Top Time, registrato sfruttando il protocollo di Arianee, consorzio questo per le identità digitali. Sì, avete capito bene, ogni cronografo ha quindi una sua identità digitale univoca. Il programma di garanzia che da sempre Breitling offre ai suoi clienti si basa quindi da oggi sulla tecnologia blockchain e questa è una vera e propria novità per il settore.
Come funziona la garanzia con tecnologia blockchain?
A differenza di ciò che si potrebbe pensare, non è affatto difficile per il proprietario del nuovo orologio di lusso firmato Breitling accedere alle informazioni e alla garanzia. Il proprietario infatti riceve un’apposita scheda. Scansionando la scheda, ecco che è possibile fare il download del proprio Walter criptato, e quindi sicuro al cento per cento. Questo è un vero e proprio documento di identità digitale del proprio orgoglio, dove sono presenti tutte le sue informazioni, il numero identificativo, la data di attivazione della garanzia.
Con questo documento digitale, il proprietario può dimostrare che il suo orologio Breitling è originale e che ne è il possessore di diritto. In caso di vendita del proprio orologio di lusso, ovviamente è necessario effettuare il trasferimento del passaporto digitale al nuovo titolare del bene di lusso.
Qualche considerazione sulla tecnologia blockchain per le identità digitali
È la prima volta che la tecnologia blockchain viene utilizzata per la creazione dell’identità digitale di un orologio. Non è di certo però la prima volta che questa tecnologia viene utilizzata per la certificazione delle identità digitali in generale. Qualche mese fa ad esempio l’istituzione bancaria Nonghyup Bank con sede in Corea, in collaborazione con Samsung, ha creato un sistema di identificazione dei suoi dipendenti basato proprio su questa tecnologia. Non solo, il Ministero dello Sviluppo Comunitario degli Emirati Arabi Uniti ha infatti deciso che sfrutterà una tecnologia simile anche per l’emissione della documentazione. Chissà che cosa ci riserverà insomma il futuro!
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